A distanza di ore dall’inizio dell’incendio devastante nell’ex Snia di Varedo e anche a distanza di chilometri, si continuano a sentire gli effetti del fumo acre che si sprigiona dall’ex fabbrica abbandonata, dove le fiamme hanno divorato 2000 tonnellate di rifiuti stoccati abusivamente.
A metà pomeriggio, Arpa Lombardia ha diramato una nuova nota sulla situazione dell’incendio che ha messo in allarme anche i cittadini di Limbiate, Solaro, Cogliate, Ceriano Laghetto, Bovisio Masciago.
“L’incendio -scrive Arpa Lombardia- ha interessato uno stabile già noto alle forze dell’ordine poiché i rifiuti in esso contenuti sono sotto sequestro da più di 3 anni; tali rifiuti sono riconducibili a codice CER 19.12.12., caratterizzati come NON pericolosi.
ARPA Lombardia ha effettuato misure speditive con strumento portatile nei luoghi limitrofi all’incendio e anche a distanze significative (fino circa 1,5 Km) nella direzione del plume in particolare in via Diaz, poco oltre Piazzale Panceri e in Limbiate, visto che inizialmente il plume si muoveva maggiormente verso ovest.
Da circa un’ora il vento sta spostando maggiormente verso nord/nord-est tale plume e seguiranno nuove rilevazioni.
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I valori tracciati sono compatibili con un incendio di tale portata e non si rilevano concentrazioni critiche in quanto la spinta di galleggiamento consente un significativo grado di rimescolamento dell’aria.
I Vigili del fuoco stanno procedendo al totale contenimento.
Un campionatore ad alto volume per la ricerca dei microinquinanti è stato installato in zona e la cittadinanza sarà prontamente allertata solo in caso di necessità”.
Ma i residenti nella zona restano spaventati per l’accaduto e per l’aria ancora irrespirabile
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