Anche Leonardo Greco, ex “tronista” della De Filippi, di Cesate, ha vissuto una piccola odissea nella ricerca del Green Pass.
Più cittadini hanno segnalato qualche problema nell’ottenimento della certificazione verde e del relativo Qr code, ritardi o addirittura situazioni più incresciose, come il caso di Leonardo Greco che da tempo, sballottato da un ufficio ad un centro vaccinale, cerca di comprendere perché il suo Green pass non sia ancora disponibile.
Leonardo, conosciuto a livello nazionale per la partecipazione al programma televisivo di Maria De Filippi “Uomini e donne”, ha contratto il Covid durante la prima ondata e la malattia lo ha costretto in ospedale per lungo tempo, con forza e tenacia, il trentasettenne ha affrontato una non facile guarigione e il periodo di recupero, esortando sempre tramite i suoi profili social ad avere un comportamento corretto e prudente.
Oggi però Leonardo si trova a fare i conti, ormai dal 7 agosto, con quello che ha tutta l’aria di essere non solo un “disguido tecnico” della piattaforma, ma anche un vero baratro burocratico, e lo racconta chiedendo aiuto tramite i suoi profili social.
Leonardo Greco ha contratto il Covid durante la prima ondata, adesso i problemi col Green Pass
Leonardo si è sottoposto alla prima dose di vaccino, a seguito della quale ha avuto una reazione avversa, da cui si è ripreso; alla data fissata per la seconda dose si è quindi presentato di nuovo al centro vaccinale, dove il medico, dopo aver ascoltato quando accaduto e dopo aver preso visione del test sierologico che dimostrava ancora un elevato livello di anticorpi, ha deciso che sarebbe stato meglio esonerarlo dalla seconda vaccinazione e gli ha quindi consegnato un foglio con tale indicazione, da quel momento in poi però, l’inizio dei problemi.
Come spiega Leonardo infatti, non gli è stato possibile scaricare il green pass, allora ha pensato di rivolgersi ad Ats, ai numeri di riferimento, è tornato più volte al centro vaccinale, l’ultima martedì, quando lo hanno indirizzato verso l’ingegnere che si occupa dei terminali, con cui ha avuto un colloquio e che con molta gentilezza ha spiegato i problemi al terminale che pone delle difficoltà in caso di contagio risalente ad un anno fa e in assenza della seconda dose, e gli ha fornito la certificazione di esenzione fino a fine anno, da presentare al centro vaccinale per la firma del medico.
Giunto al centro vaccinale però, Leonardo ha trovato un altro dottore, diverso da quello che gli aveva prospettato l’esenzione, che si è rifiutato, come racconta, di firmare perché in mancanza di documentazione.
Nello stesso centro vaccinale quindi un medico propone l’esenzione, l’altro il vaccino, da qui il dilemma.
In tutta questa storia Leonardo era intenzionato a fare la seconda dose, ma dopo che gli è stata sconsigliata e dopo l’esonero, ha portato avanti la richiesta, senza avere tutt’ora chiarezza, necessaria anche in virtù del provvedimento per cui dal 15 ottobre, la certificazione sarà necessaria per accedere a qualsiasi posto di lavoro.
Come racconta Leonardo la situazione non è risolta: “Mi hanno rilasciato un autocertificazione valida come green pass fino al 30 settembre, e ancora sono punto e a capo, e non si sa se devo fare o no la seconda dose, è assurdo”.
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