Un veleno esplosivo nei tubi e i “soliti” finti incidenti. Non finiscono le truffe a Cesate
Nel corso della settimana le segnalazioni si sono moltiplicate, tutte riguardanti giovani sulla trentina che con le scuse più diverse cercano di farsi aprire la porta dai proprietari di casa, raggirandoli con racconti più o meno fantasiosi.
“Nelle tubature dell’acqua c’è del veleno esplosivo, bisogna intervenire”, ecco come si sono presentati due giovani, fingendo di essere dei tecnici dell’acquedotto pronti ad effettuare i controlli sui tubi di casa, con tanto di macchinario al seguito, chiedendo ai proprietari di raggruppare ori e gioielli perché a loro dire, a contatto con il veleno rischierebbero di provocare un’esplosione.
L’altra scusa, ormai datata ma ancora utilizzata, è quella relativa ad un incidente: i malintenzionati si presentano fingendo di conoscere il figlio o un parente stretto della vittima, spesso anziana, e chiedono del denaro per poterlo aiutare, sfruttando l’agitazione delle persone a cui si rivolgono, sperando che cadano nel raggiro.
Dopo questi casi le autorità, che sono state allertate e informate di quanto accaduto, stanno effettuando le dovute verifiche per trovare i responsabili.
In caso di “visite inaspettate” è bene non permettere a nessuno di entrare in casa e chiamare il 112 oppure la Polizia locale, poichè spesso questo tipo di truffa nasconde se non un furto nel momento stesso dell’ingresso in casa, un sopralluogo che permetta di verificare gli oggetti di valore presenti in casa.
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