Novate, addio Stefano a Cananzi, il grande “Zio Tibia”.
La scorsa settimana si è spento per un male incurabile a soli 63 anni Stefano Cananzi, un novatese che ha fatto un pezzo di storia della nostra città avendo realizzato la prima radio libera novatese.
E’ stato anche attore di indubbio successo portando in Tv un personaggio simpaticamente inquietante, che negli anni ‘90 ebbe un notevole successo su Italia Uno.
Cananzi infatti era l’attore che si celava sotto la maschera di “Zio Tibia”, un personaggio protagonista di sketch televisivi in cui affrontava il tema della morte e dell’aldilà con ironia, al solo scopo di mettere una ridicola paura agli spettatori.
E ci riusciva. Ma andiamo con ordine, perché Stefano Cananzi, novatese che ancor oggi viveva nella nostra città, era figlio di un noto medico che aveva lasciato un importante ricordo tra i novatesi.
Novare, addio a Stefano Cananzi, grande “Zio Tibia”: la carriera
Da giovane Stefano aveva fondato insieme a un amico “Radio Babich”, che viene ricordata come la prima radio libera cittadina.
Aveva la sede in uno stabile in via Cavour. Poi Stefano è approdato alla Tv dove dal 1989 è appunto diventato lo “Zio Tibia”.
Un personaggio che vestiva una maschera da film horror e cercava di spaventare il pubblico con le sue storie paurose su vampiri, zombie e mostri.
Le sue storie andavano in onda in seconda serata su Italia Uno: salutava sempre il pubblico con la frase “Tutti i viventi hanno la stessa sorte, dopo la vita incontrano la morte. Maltrovati, piccoli zombietti miei, maltrovati…”.
La voce, in realtà, non era la sua, ma sotto la maschera c’era proprio lui, Stefano Cananzi.
E quel personaggio è entrato così tanto nei cuori dei giovani telespettatori che 25 anni dopo gli fu dedicato un documentario, mentre la pagina dei suoi fans è rimasta attiva fino a oggi.
Novate: addio a Stefano Cananzi, grande “Zio Tibia”, i ricordi
Proprio quella pagina, “Zio Tibia Horror Picture Show”, oggi scrive: “È con immenso dolore che annunciamo la morte di Stefano Cananzi, il nostro unico e immenso Zio Tibia. Ha lottato per molto tempo contro la “bestia”, con forza e coraggio, ma purtroppo ha perso l’ultima battaglia.
Insieme a lui abbiamo condiviso tanto, abbiamo riesumato lo Zio Tibia, personaggio che ha sempre amato, lo ha reinterpretato per il documentario dopo 25 anni e ora ci ha lasciato un vuoto incolmabile.
Siamo vicini alla moglie Edna e Vi ringraziamo per l’Amore che avete sempre mostrato per Zio Tibia e che mostrerete per sempre.
A noi piace ricordarlo così, nei panni dello Zietto più amato d’Italia che insieme a noi ha voluto rivestire credendo fermamente in quello che doveva essere a tutti gli effetti il tanto atteso ritorno di Zio Tibia”.
Parenti e amici hanno dato l’ultimo saluto a L’ultimo saluto a Stefano Cananzi nella chiesa di San Gervaso e Protaso.
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