Nell’ambito della Innovation Week promossa da Mind, Milano innovation district, è stata presentata all’auditorium Cascina Triulza la call for ideas lanciata dalla Diocesi di Milano dal titolo “Immaginare la presenza religiosa in Mind”. La Chiesa ambrosiana desidera infatti essere aiutata a rispondere alla sfida di pensare a una possibile presenza dentro lo spazio di Mind, l’area dove si è svolto Expo 2015 e che già ora e sempre più nei prossimi anni conoscerà un grande sviluppo urbanistico.
Al Mind “spazi e forme di dialogo tra le religioni”
“Accanto a una presenza stabile, nel solco della tradizione – si legge nel testo della call – sarebbe davvero essenziale pensare spazi e forme di dialogo tra le religioni, favorendo la presenza stessa di altre tradizioni religiose. Infine sarebbe essenziale riuscire a creare luoghi e organismi di confronto tra i tanti saperi che abitano Mind, favorendo i dibattiti che le frontiere della ricerca apriranno di continuo”.
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Lanciando la call for ideas, la Diocesi di Milano intende dunque non solo raccogliere stimoli e suggerimenti per la realizzazione di una presenza stabile della Chiesa cattolica in questo nuovo “quartiere”, ma anche raccogliere la disponibilità di associazioni e istituzioni interessate all’ecumenismo e al dialogo, mostrando in questo modo il ruolo essenziale delle religioni nella vita umana, individuale e comunitaria. Infine, l’obiettivo è favorire la costituzione di luoghi e pratiche di ascolto e confronto tra le forme di ricerca sulla persona umana attive oggi in Mind e i più tradizionali saperi coltivati dalla riflessione cristiana e religiosa.
Delpini e la call for ideas: obiettivi e modalità delle proposte
La call precisa obiettivi, destinatari e modalità di presentazione delle proposte, che dovranno arrivare entro il 30 novembre prossimo. “Immaginare il futuro è sempre un’operazione affascinante”, ha spiegato monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano. “Per la Chiesa questa operazione assume la forma del discernimento, della ricerca della presenza di Dio che ci guida dentro la storia. Per queste ragioni accettiamo volentieri l’invito a progettare una presenza religiosa in Mind. Ci interessa imparare tutti insieme, in questo cambiamento d’epoca, chi è l’uomo, il suo mistero, la sua unicità e la sua responsabilità dentro la storia e l’universo. Insieme a tutto questo, ci interessa essere presenti per rendere evidenti quelle dimensioni dell’umano che come Chiesa incontriamo in tanti luoghi di Milano, per esempio, nelle periferie che non hanno la fortuna di sviluppare un progetto urbanistico come Mind, ma che meritano di vedere ascoltati i loro bisogni di felicità, di realizzazione, di futuro”.
Redazione web
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