Domenica ho dovuto andare all’aeroporto di Orio, Bergamo, a prendere una persona. Quell’aeroporto un tempo era un modello di efficienza, ma adesso raggiungerlo e poi venirne via sembra un inferno. Lo avevo già sperimentato due settimane fa, ma credevo fosse stato un caso. Invece domenica sera è stato ancor peggio.
Caos parcheggi, tabelloni non aggiornati, servizi inadeguati, l’aeroporto di Bergamo è un inferno
La coda per poter accedere ai parcheggi dell’aeroporto cominciava addirittura dalla superstrada: ho impiegato 40 minuti per arrivare e scoprire che il parcheggio di sosta veloce era completamente intasato: una follia, auto bloccate ben prima della sbarra d’ingresso e caos totale dentro. Inevitabile cercare un altro parcheggio. Una volta in aeroporto, il tabellone principale degli arrivi riportava voli atterrati già da un’ora, ma non quelli atterrati da poco o in arrivo.
Sorvoliamo sui bagni degli uomini senza orinatoi a muro (e dunque code anche lì) e sull’aspetto bar e ristorazione. All’uscita altro dramma: una cassa automatica è fuori uso e l’altra (che accetta solo carte di credito) non va. Al tasto di chiamata assistenza non risponde nessuno. Siamo tutti intrappolati. C’è un’addetta, chiediamo come poter uscire, non lo sa. Dice che va a informarsi e sparisce.
Per fortuna, qualcuno dei “prigionieri” va a piedi alla sbarra di uscita e scopre che anche lì c’è un lettore di carte di credito: si può pagare lì! Ma l’addetta non lo sapeva? Pago, esco e sono di nuovo in coda, tutto bloccato. Pazienza, tanta pazienza, poi finalmente libero. Ma… sabato devo ritornarci di nuovo.
Piero Uboldi
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