Putin lo ha ripetuto anche martedì: le notizie delle stragi e delle violenze sulle donne compiute dai soldati russi sono tutte fake, false, costruite ad arte dagli ucraini. Che farabutto. Oltre a consentire questi crimini di guerra, fa credere al suo popolo che non sono veri.

E a credere alle fandonie di Putin sono anche tanti italiani che si nutrono solo delle fake che circolano sui social, notizie fasulle costruite ad arte per seminare confusione nel “popolo bue”.
Io in queste fake non ci casco. Non ci credo perché mi informo da fonti serie, ma anche perché sapevo già che queste stragi e queste violenze sarebbero accadute. No, non sono un veggente, semplicemente ho sposato una donna che ha vissuto l’occupazione dei russi in Cecoslovacchia.
Lei, ma molto di più sua madre e sua nonna, sanno come quegli “animali” si comportano e mille volte me lo hanno raccontato: quando arrivava l’esercito russo, le donne dovevano nascondersi sotto i sacchi di patate per salvarsi dalle violenze. Loro, prima dei russi, hanno vissuto anche l’occupazione nazista: una differenza sostanziale.
Questo non giustificherà mai la follia nazista (alcuni parenti di mia moglie sono morti nei campi di concentramento, solo perché avevano origini polacche, sia chiaro), ma è giusto che oggi condanniamo con forza le violenze che avvengono in Ucraina, perchè purtroppo sono vere. E che dire delle migliaia di ucraini deportati in Siberia? Pochi ne parlano, eppure sono davvero là.
Piero Uboldi
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