Se l’inferno esiste davvero, noi Italiani abbiamo forti probabilità di andarci. Sì, perché, sebbene ospitiamo il Vaticano e meravigliose chiese, se scorrete i sette vizi capitali siamo messi davvero male.
Il primo vizio è la superbia: chi può essere più superbo di un popolo che crede ancora di essere “Caput mundi” solo perché 2mila anni fa comandò il mondo e solo perché noi usiamo il bidè mentre i nordici no?
Il secondo è l’accidia, ossia, per farla semplice, il non assolvere ai propri doveri per pigrizia: inutile aggiungere altro su questo, sappiamo benissimo tutti come siamo fatti.
Poi c’è la lussuria e qui siamo veri re: dalla moda alle Ferrari, siamo primi al mondo nel lusso! Quarto vizio l’ira: proprio settimana scorsa scrivevamo che “siamo un popolo di arrabbiati”, non c’è altro da aggiungere. Quinto vizio la gola, e qui siamo proprio rovinati, perché non solo siamo golosi, ma con la nostra cucina e il nostro vino rendiamo goloso il mondo intero!
Un disastro. Sesto vizio l’invidia e anche su questo siamo messi malissimo: siamo un popolo di invidiosi, lo diceva recentemente Briatore e, al di là del personaggio, ha davvero ragione.
Settimo e ultimo vizio… l’avarizia. Eh no, però. Diteci che siamo superbi, accidiosi, lussuriosi, iracondi, golosi e invidiosi, ma non diteci che noi Italiani siamo avari! Siamo forse il popolo più generoso del mondo! …chissà mai che proprio questo ci salvi dall’inferno.
Piero Uboldi
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