Avendo io sposato (felicemente) una donna straniera, mi è stato chiesto di commentare su questa pagina la vicenda della trasmissione Tv in cui è stata data una (folle) definizione delle donne dell’est e del perché gli uomini italiani le preferiscono.
Orbene, io vorrei concentrarmi sull’ignoranza che c’è in tutta questa vicenda. Innanzitutto è un’ignoranza immensa voler classificare le donne, poiché ogni donna è un mondo a sè e non esiste al mondo una donna che sia uguale a un’altra. Ma mi interessa ancor più sottolineare l’ignoranza dello stereotipo italiano “le donne dell’est”. Quali sono le donne dell’est? Pensateci e rispondete dentro di voi prima di andare avanti a leggere.
Qualcuno di voi avrà risposto: “Le donne dell’est sono quelle che sono rimaste 40 anni sotto il blocco sovietico”. Ottima risposta. Allora anche Angela Merkel è una donna dell’est. Vi dà quell’idea? No, certo. Allora questa definizione è sbagliata.
Qualcun altro dirà: “Le donne dell’est sono le donne slave”. Bene, ma voi le donne della Lettonia, dell’Ungheria, della Romania e dell’Albania le considerate “dell’est”? Sì, certo. Peccato che queste popolazioni non siano slave.
E allora mi direte: “Vabbè, le donne dell’est sono quelle che vivono a est dell’Italia!”. Bravi! Ma avete mai guardato bene una mappa dell’Europa? Sapete che parte della Puglia è più a est di tutta la Repubblica Ceca, di mezza Polonia e di mezza Ungheria? E che Praga è “a est” tanto quanto Napoli? E allora, se non sappiamo neppure dire chi siano le “donne dell’est”, con quale coraggio ci mettiamo a giudicarle? Non conosciamo la geografia né la storia, però pretendiamo di sapere come siano fatte le donne, che è un tema cento volte più complicato.
Piero Uboldi
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