Quando le cose vanno male, si deve sempre cercare una vittima sacrificale, un capro espiatorio da accusare come si faceva nel Medio Evo con le streghe e nel Seicento con gli untori. Oggi, con la crisi economica, il capro espiatorio preferito da molti è l’euro. Sì, l’euro, la moneta che ha sostituito la nostra vecchia liretta.

La gente è convinta che, quando c’era la lira, in Italia si viveva meglio. L’arrivo dell’euro imposto dall’Europa brutta e cattiva ha fatto andare le cose sempre peggio. Ma non è vero. Sì, avete letto bene: non è vero. Non è l’euro che ha fatto andar peggio le cose, sono gli italiani. Con l’euro molti, approfittando del tasso di cambio che era quasi 2 a 1, hanno raddoppiato prezzi e tariffe svuotando le tasche ai cittadini e riempiendo le loro. La strega non è l’euro, la strega sono i furbetti. Anzi, sappiate una volta per tutte che l’euro ci ha fatto risparmiare una montagna di soldi, perchè con l’introduzione dell’euro si è stabilizzata l’economia e sono calati di molto gli interessi che lo Stato paga sul debito pubblico. Potremmo stimare che l’euro ha fatto risparmiare allo Stato almeno 50 miliardi all’anno, ossia una montagna di soldi, che sarebbero potuti servire per ridurre le tasse ai cittadini e far crescere l’economia, come ha fatto la Germania. Invece da noi le tasse sono aumentate e l’economia ha rallentato. Perchè? Perchè qualcuno ha fatto sparire, negli sprechi, quella montagna di soldi. E ce la prendiamo con l’euro? Prendiamocela con gli italiani!
Piero Uboldi
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