Il Marocco ai Mondiali di calcio in Qatar, ha sconfitto ai rigori la blasonatissima Spagna, mandando a casa una delle squadre favorite per la vittoria finale.
Personalmente sono stato felice per questa vittoria, non certo perché gli spagnoli mi stiano antipatici, dato che li considero un popolo allegro, simpatico e più cordiale di noi Italiani. Ma sono stato contento per il continente africano intero, perché il calcio, soprattutto quando ci sono i Mondiali, rappresenta molto più di un semplice sport. Dietro a quel pallone preso a calci c’è l’orgoglio di ogni singola nazione.
Marocco-Spagna più di una partita di calcio
E oggi più che mai il nostro mondo ha assoluto bisogno di dare dignità e orgoglio a quei Paesi che noi troppo spesso consideriamo secondo o terzo mondo. Molti di noi vedono i marocchini (e non solo loro) come i migranti che invadono il nostro benessere se non addirittura minano la nostra sicurezza. Ma questi popoli hanno solo bisogno di crescere e di svilupparsi, hanno bisogno di non essere più guardati dall’alto in basso come troppo spesso accade.
Io ricordo bene quando le nostre strade, dopo la caduta del comunismo, erano piene di lavavetri polacchi che chiedevano l’elemosina. Adesso ne trovate più uno? No, perché la Polonia ha avuto l’opportunità di svilupparsi e tutti quei migranti sono tornati fieramente nella loro patria. Chissà mai che questa vittoria del Marocco non diventi l’inizio di un riscatto, per dare anche a quei popoli una vera chance di sviluppo reale.
Piero Uboldi
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