Nei giorni scorsi i telegiornali e i giornali di tutto il Paese hanno dato ampio risalto alla grande accoglienza fatta in Germania ai profughi in fuga dalla guerra. Ascoltando i tg si aveva quasi l’impressione che finalmente il dramma fosse risolto. Ma la nostra impressione è che ci sia qualcosa che non va. Ci dicono che l’Europa accoglierà ben 160mila profughi, ma solo qualcuno aggiunge che ciò avverrà da qui al 2020, ossia in 6 anni. Peccato che di migranti ne siano arrivati ben 260mila solo in otto mesi: da gennaio ad agosto ne sono arrivati 160mila in Grecia e 100mila in Italia. Se continuerà il ritmo di questi 8 mesi, in 6 anni ne arriveranno 2 milioni e 340 mila, senza contare che il trend è in costante aumento (rispetto all’anno scorso siamo a +80% di arrivi).
Il dato che nessuno dice è quanti migranti senza diritto di asilo sono stati rimpatriati. Ebbene, in Italia, a fronte di 100mila arrivi in 8 mesi, i rimpatriati sono stati 6527 nei primi 6 mesi (fonte Ansa), ossia pochissimi. E’ chiaro, di fronte a questi dati, che i numeri non quadrano: se in 6 anni ne arrivano 2,3 milioni, se ne accogliamo 160mila e se ne rimpatriamo (a spanne, facendo una proporzione) 180 mila, dove vanno a finire gli altri? Si parla di quasi 2 milioni di esseri umani. Certo, se la Germania davvero ne accogliesse da sola 500mila all’anno, tutto cambierebbe, ma quanto potrebbero reggere i tedeschi uno sforzo simile?
Piero Uboldi
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