Quando andate in un negozio a comprare un barattolo di miele (quello vero delle api, non quello artificiale cinese che costa poco), non lamentatevi del prezzo, ma anzi ringraziate il cielo che c’è qualcuno che ha la forza e il coraggio di produrlo.
Sì, perché… voi avete mai provato ad allevare uno sciame di api? Forse pensate che sia facile, perché le api fanno tutto da sole e si deve solo raccogliere il loro miele. Ma non è così, ve lo assicuro.
Dovete sapere che uno sciame, quando vi capita la fortuna di vederlo arrivare al vostro campo, di solito è piccolo. Innanzitutto va acquistata un’arnia, poi tutta l’attrezzatura, le protezioni…
Diciamo che è una spesa di almeno 300 euro. E questa è la parte facile. Lo sciame va nutrito (sì, va nutrito con acqua per bere e chili di sciroppo di zucchero), va controllato regolarmente, l’arnia va pulita spesso, va monitorato dalla varroa destructor… E non illudetevi che il miele che producono il primo anno si possa mangiare. No! Va lasciato alle api per nutrirsi d’inverno.
Ma non è detto che le api riescano a superare l’inverno: può morire l’ape regina, può cristallizzare il miele… così si perde tutto lo sciame e tutto il lavoro di un anno.
Insomma, un lavoraccio.
Perciò… la prossima volta che vedrete sugli scaffali quei bei barattoli di miele, ammirateli e, se ne acquistate uno, gustatelo con vero amore.
Piero Uboldi
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