I Carabinieri della Tenenza di Cesano Maderno, hanno individuato e denunciato a piede libero un 38enne tossicodipendente del luogo, ritenuto responsabile di rapina a mano armata, possesso abusivo di armi, furto continuato e detenzione di stupefacenti per uso personale.
I militari, qualche giorno fa, sono stati attivati da una massaggiatrice che esercita presso la propria abitazione di Bovisio Masciago (MB), la quale aveva appreso da alcune colleghe il numero di telefono di un soggetto che dopo aver combinato l’appuntamento, era solito assumere stupefacenti nell’abitazione dell’ospite, ed al termine della prestazione le rapinava.
I Carabinieri pertanto, avuto cognizione che la segnalante era stata contattata per un appuntamento, ponevano sotto osservazione l’abitazione vedendo uscire l’aguzzino, che fermavano ed identificavano.
Nel corso della perquisizione personale gli investigatori hanno rinvenuto un coltello da cucina con la lama a punta occultato nella manica del braccio sinistro nonché, all’interno di uno zainetto, un rotolo di nastro adesivo e delle fascette di plastica.
Nella tasca dello zainetto veniva inoltre rinvenuta una dose di cocaina e due di marijuana; sull’autovettura dello stesso i militari hanno poi rinvenuto un coltello a serramanico e due telefoni cellulari, di provenienza illecita, di fatti a seguito delle verifiche sono risultati essere di proprietà di altrettante donne, colleghe della massaggiatrice.
A fronte delle contestazioni, il fermato ha deciso spontaneamente di collaborare ammettendo di aver sottratto alla donna che aveva appena incontrato la somma di 50 euro, che in effetti gli veniva rinvenuta in tasca e confessava ulteriori due rapine a mano armata commesse, con analoghe modalità, in danno di alcune donne incontrate in abitazione a Seveso la scorsa settimana, ove aveva asportato i due telefoni rinvenuti, poi rese ad una 50enne colombiana ed una 32enne brasiliana.
Sono in corso accertamenti al fine di comprendere se vi possano essere ulteriori episodi di rapina ancora non denunciati.
Il fermato ha già subito una condanna di primo grado per il reato specifico, per la quale però ha fatto ricorso in appello.
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