Asili nido, scuole materne e centri estivi aperti in via sperimentale già a giugno, luglio e forse agosto. E’ la proposta a cui sta lavorando in queste ore il Governo, ma l’ultima parola spetterà al comitato tecnico scientifico. Conte lo ha annunciato ieri che “si rischia di amplificare ancora di più le diseguaglianze sociali” e quindi la riapertura di questi luoghi potrebbero riequilibrare il disagio anche per i bambini.
L’idea è quella di accessi contingentati a piccolissimi gruppi. La giornata si potrebbe svolgere a piccoli gruppi: 5 per i bambini in età prescolare, 7 per quelli delle elementari e 10 per quelli più grandi.
I bambini non metteranno la mascherina che invece dovrà essere indossata dagli educatori. Si privilegeranno attività all’aperto con giochi lavabili, vietati i peluche da casa. Ci si dovrà disinfettare prima di accedere agli spazi e durante la giornata ci si laverà più volte mani, strumenti e giocattoli.
Il nodo da sciogliere è quello del personale. Chi lavorerà in questi mesi estivi? Al vaglio c’è la possibilità di ricorrere a volontari e cooperative. La ministra all’Istruzione Lucia Azzolina ha proposto anche di utilizzare palestre e giardini delle scuole come spazi per le attività. Da chiarire anche le modalità di accesso a questo servizio che è pensato anche per quei genitori che riprenderanno a lavorare e non sapranno a chi affidare i loro bambini. Ma prima di tutto è necessario il via libera dal comitato tecnico scientifico.
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