Librerie e cartolerie? Chiuse, almeno in Lombardia. La giunta regionale non ha autorizzato la loro riapertura consentita invece dal nuovo decreto del governo che conferma le misure per ridurre i contagi da coronavirus (almeno fino al 3 maggio, leggi qui l’articolo).

“Il commercio al dettaglio di articoli di carta, articoli di cartoleria e forniture per ufficio, libri, fiori e piante è consentito esclusivamente negli ipermercati e nei supermercati“, si legge nell’ordinanza firmata dal presidente della Regione,Attilio Fontana. La giunta regionale ha adottato così “misure più restrittive di quelle statali e quindi rigorosamente funzionali alla tutela della salute trovi il suo fondamento negli articoli 32 e 117 della Costituzione”
I libri potranno essere venduti, oltre che nei supermercati, anche nelle edicole o nei piccoli negozi di alimentari. Tra i settori che stanno iniziando a indirizzarsi verso una graduale ripresa ci sono anche quelli della moda e il metallurgico. Anche il mondo del calcio e più in generale quello dello sport pensa a una ripartenza. Ma non è detto che possano tornare a fare gare già a fine maggio.
Distanziamento sociale, ingressi su appuntamento, ma anche due giri di pulizia al giorno. Uno all’inizio della giornata è un altro a metà. Sembrano queste le prime regole che dovrà essere rispettate per chi potrà riaprire il proprio negozio dopo l’emergenza coronavirus. Sulla fase 2 ancora non c’è una data certa (leggi qui tutte le ipotesi).
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