Il Comune di Paderno Dugnano multa le imprese incaricate della cura del verde dopo il caso dell’erba alta tra la scorsa primavera e l’inizio dell’estate. La sanzione complessiva è di 7.500 euro.
Erba alta a Paderno a inizio estate
Il caso dell’erba alta a Paderno ha tenuto banco per intere settimane. Segnalazioni e post virali, meme e video. Tutti si sono scatenati con obiezioni quotidiane per riportare l’attenzione su aiuole, parchi, spartitraffico impraticabili. Una situazione che si era verificata anche un anno prima. Il Comune si era scusato parlando anche del meteo instabile che in quel periodo intervallava caldo afoso a piogge improvvise e abbondanti che rendevano complesso il lavoro di sfalcio. Ma evidentemente alla luce dei verbali pubblicati dal Comune, in quelle settimane è stato verificato anche dell’altro.
Multa alle due imprese
In quei giorni, il settore Verde Pubblico ha provveduto a fare anche controlli e ispezioni a sorpresa. Per lo sfalcio erano incaricate due imprese che dal 2022 hanno vinto l’appalto della durata di 5 anni. In base ai report e alle situazioni accertate dai tecnici comunali, in almeno 3 giornate non sarebbe stato rispettato il capitolato. Così sono partite le contestazioni a causa del “disservizio continuativo” che ha creato “un degrado non giustificabile” e in più ha contribuito “ad aver leso l’immagine dell’Amministrazione Comunale”.
Tre le premesse per la multa alle imprese di verde: la prima il 24 maggio nel pieno dell’emergenza erba alta a Paderno e poi a seguire un mese più tardi, il 23 giugno, a cui si è aggiunta la terza, una settimana più tardi.
Pochi giardinieri al lavoro e nessuna risposta alle lamentele
Secondo quanto riportato nei verbali del Comune, in quelle ore le imprese sarebbero incappate “in mancate risposte ai servizi sollecitati in più segnalazioni”. In più, avrebbero accertato “la mancata presenza del numero minimo degli addetti”, ovvero almeno 15 giardinieri e operatori incaricati per lo sfalcio dell’erba. Questa situazione sarebbe stata “perpetrata per più giorni” contribuendo “a una situazione di degrado non giustificabile, oltre ad aver leso l’immagine dell’Amministrazione Comunale”.
Infatti, è stata contestata sia il 23 che il 30 giugno scorsi. L’operatore avrebbe potuto presentare controdeduzioni, ma “non ha sollevato obiezioni a quanto contestato”, si legge negli atti del Comune. Per questi motivi, ha applicato una penale alle due imprese di un importo complessivo di 7.500 euro che è stato decurtato dalla quota delle fatture di luglio.
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