La loro storia d’amore è finita un anno fa. Pochi giorni prima dell’inizio del primo lockdown hanno deciso di troncare il loro rapporto. Ma lui proprio non ne voleva sapere di restituire alla ex quello che era suo a tutti gli effetti: l’automobile. Così lei lo denuncia per appropriazione indebita e tutto finisce lì anche per l’inizio della pandemia.
Questa è la storia d’amore finita male di due giovani di Monza: lui 27enne, lei di tre anni più giovane. Sulle strade di Paderno Dugnano è scattata la trappola per bloccarlo dopo un meticoloso lavoro della polizia locale. Un giorno la Kia contesa sfreccia a un semaforo rosso, scatta la multa con t-red. Pochi giorni dopo il verbale arriva a casa della ragazza che è l’intestataria del veicolo. Lei si presenta in comando per spiegare quella ingarbugliata situazione: l’auto è sua, ma non la può usare da un anno perché l’ex non la vuole restituire come aveva denunciato un anno fa.
Così la polizia locale fa partire un’attenta indagine. Dalle telecamere lettura-targa installate su una decina di strade all’ingresso di Paderno emerge che quella Kia spesso passa in città. Gli agenti incrociano i passaggi, gli orari e i giorni: emerge che i transiti si concentrano in determinati momenti della giornata, quasi sempre negli stessi punti. In un periodo solo la sera, poi per qualche settimana non si è più fatta vedere per tornare a metà pomeriggio negli ultimissimi giorni. Così a inizio settimana vanno a colpo sicuro, organizzano un posto di controllo su via Santi in attesa del passaggio della Kia.
Come ipotizzato durante le indagini, ecco comparirla all’orizzonte. Alle 15:15 gli agenti la fermano come un normale controllo. Accertato che fosse davvero la Kia contesa l’hanno bloccata e dai documenti è emerso essere intestata alla ragazza di Monza. A quel punto il conducente che era il suo ex è stato convocato in comando. Qui avrebbe dapprima tentennato per poi ammettere che quell’auto non era sua. Gli agenti hanno quindi proceduto al sequestro in attesa di restituirla alla legittima proprietaria. Ma soprattutto perché quell’auto passava sempre da Paderno? In comando il 27enne avrebbe raccontato che in città ha parenti che spesso veniva a trovare.
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