Ergastolo confermato per il “dottor morte”. La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha convalidato questa mattina la sentenza di condanna alla pena massima per Leonardo Cazzaniga, l’ex vice primario del Pronto Soccorso dell’ospedale di Saronno accusato di aver somministrato, tra il 2011 e il 2014, farmaci letali ai suoi pazienti.
Il medico è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di 8 pazienti, della suocera e dell’ex marito di Laura Taroni, l’infermiera sua amante già condannata in Appello a 30 anni. L’inchiesta “Angeli e demoni” sulle morti in corsia nel nosocomio saronnese aveva portato alla luce l’esistenza di un “protocollo” applicato sistematicamente da Cazzaniga con la complicità dell’amante. “Si dice che non mi sono mai pentito, ma come posso esserlo, se non ho contezza di aver ucciso?” aveva detto l’uomo il 23 febbraio scorso davanti ai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano. In primo grado Cazzaniga era stato ritenuto responsabile dell’omicidio di 13 pazienti.
Per lui la sentenza di oggi ha confermato in gran parte quello che era stato disposto nel gennaio di un anno fa dai giudici del tribunale di Busto Arsizio. Entro 90 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza d’Appello.
Claudio Agrelli
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