Obbligo vaccinale e super green pass per gli over 50, green pass base invece per accedere a negozi, parrucchieri, supermercati e più in generale alle attività per servizi alla persona.

E’ quanto contenuto nel nuovo decreto deliberato all’unanimità dal consiglio dei ministri (nonostante le rimostranze iniziali di Lega e M5S). Dà il via libera all’obbligo vaccinale contro il Covid per tutte le persone, italiane o straniere, residenti in Italia e di età pari o superiore ai 50 anni, per “tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza”. L’obbligo sarà valido dal 1 febbraio al 15 giugno 2022. Da questo obbligo saranno esentate le persone di età superiore ai 50 anni a cui è stato “accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore”.
Inoltre viene esteso il super Green pass che si ottiene solo a seguito di vaccinazione con doppia dose da meno di 120 giorni, o con terza dose booster di richiamo, a diverse categorie e attività. Per accedere ai servizi alla persona (parrucchieri, centri estetici e benessere, banche ) e per negozi e centri commerciali basterà invece il Green pass, ottenibile anche solo con tampone negativo. Finora l’accesso era libero.
“Queste decisioni sono state prese per ridurre le ospedalizzazioni”, ha specificato al termine della riunione il ministro della Salute Roberto Speranza che ha anche sottolineato come “due terzi dei ricoverati non hanno il vaccino”. Al contempo è stato confermato che il prossimo lunedì 10 gennaio riapriranno tutte le scuole di ogni ordine e grado sul territorio italiano.
Sempre dal 10 gennaio al 31 marzo senza Super Green Pass non si potrà accedere a – spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati)
– eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto
– alberghi e strutture ricettive
– feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose
– sagre e fiere
– centri congressi
– ristoranti e bar al chiuso e all’aperto
– impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici
– piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto
– centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto
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