Ospedale di Saronno: il Polo materno-infantile non torna.
Che futuro si prospetta per il Polo materno infantile dell’ospedale di Saronno, ossia per Ostetricia, Ginecologia e Pediatria?
La domanda è lecita, dato che da qualche mese, durante l’emergenza coronavirus, l’intero polo è stato trasferito da Saronno a Busto e al momento non si prospetta alcun ritorno, anzi, hanno cominciato a circolare voci di una possibile chiusura definitiva di tale Polo a Saronno.
Ostetricia, ginecologia e pediatria da Saronno a Busto
Noi, per non affidarci alle voci e avere chiarimenti, abbiamo contattato direttamente l’addetta stampa dell’Asst Valle Olona, la quale ci ha (curiosamente) rimandato a un’intervista rilasciata nei giorni scorsi dal Dg dell’Asst Valle Olona Eugenio Porfido ad altra testata (!) nella quale il Direttore generale spiega, a proposito del Polo, che “Per il momento viene confermato l’accorpamento con Busto Arsizio, sperando di poter colmare nel prossimo futuro con nuove assunzioni i posti vacanti”, parlando poi di potenziamento dei consultori e della figura dell’ostetrica di famiglia.
Affermazioni quelle del Dg che non possono certo tranquillizzare nè dissipare le voci e le preoccupazioni su un possibile non ritorno del Polo materno infantile in città.
Meglio sarebbe stato per il nostro ospedale sapere che c’è un preciso piano di rientro, con date certe e garanzie, senza affidarsi all’incognita della speranza di nuove assunzioni.
Chi ha buona memoria, infatti, ricorderà che lo scorso anno su queste stesse pagine eravamo stati profeti di sventura: avvertivamo i saronnesi di fare molta attenzione proprio al Polo materno infantile, poiché nella vicina Bollate era stato proprio questo il primo passo che aveva portato (nel giro di alcuni anni) alla chiusura dell’ospedale; prima avevano chiuso Ostetricia, Ginecologia e Pediatria trasferendole a Garbagnate, poi avevano detto che senza tali reparti Bollate non si poteva più classificare come ospedale e così, passo dopo passo, avevano chiuso tutti i reparti trasformandolo nell’attuale Pot, un insieme di ambulatori territoriali e uffici sicuramente utili, ma non certo un ospedale. Porfido definisce “solo chiacchiere” le voci di una chiusura dell’ospedale e parla di futuri investimenti.
Bene, ma non dimentichiamo che Bollate è stato chiuso poco dopo aver investito nelle nuove sale operatorie e nel nuovo Pronto soccorso: più che programmare investimenti, oggi è necessario riportare in città tutti i reparti.
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube