Hanno portato inaspettatamente a Cislago le indagini relative all'omicidio della ricercatrice italiana Valentina Tarallo, 29enne di origini torinesi uccisa a Ginevra. Nelle scorse ore si è appreso che la polizia svizzera, che dal giorno del ritrovamento del cadavere sta lavorando incessantemente per la soluzione del giallo, avrebbe preso contatti coi carabinieri della Compagnia di Saronno tramite l'Interpol. Obiettivo: reperire informazioni su un uomo sospetto: si tratta di un senegalese, che avrebbe 36 anni, il quale pare conoscesse la ragazza. Ebbene, il nordafricano è risultato domiciliato a Cislago fino al 2014. E' stato appurato, fra l'altro, che la moglie aveva sporto contro di lui una denuncia, sempre nel 2014, per violenza domestica.
Il delitto si è consumato lunedì scorso, mentre Valentina tornava a casa dall'ospedale dove stava seguendo un dottorato in microbiologia molecolare. Improvvisamente l'aggressione: la giovane è stata colpita alla nuca – sembra con una spranga – così forte che i soccorsi non sono valsi a salvarla. Ha perso la vita in poco tempo. Due le piste che sta seguendo la polizia svizzera: una rapina sfociata in una violenza inaudita oppure un delitto commesso da una persona che frequentava la giovane. Che sia l'extracomunitario che ha abitato a Cislago?
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