Il Tribunale di Milano ha emesso un’ordinanza di sequesto finalizzato alla confisca di oltre mezzo milione di euro dai conti di Lara Comi, ex eurodeputata di Saronno e per anni punto di riferimento di Forza Italia in Lombardia.

L’accusa è quella di una truffa ai danni dell’Europarlamento poichè secondo la Procura di Milano, che indaga, una parte consistente degli stipendi riconosciuti dall’Unione Europea per due suoi assistenti, sarebbe invece stata intascata dalla stessa Comi.
La cifra contestata e sottoposta a sequestro è di 525mila euro e copre i due mandati svolti dalla Comi a Bruxelles, dal 2009 al 2019. Alle ultime elezioni europee, Lara Comi è risultata prima dei non eletti nel collegio di appartenenza ed è rimasta esclusa dall’europarlamento.
Lara Comi è attualmente indagata per finanziamento illecito nell’inchiesta dell’antimafia di Milano denominata “Mensa dei poveri”, e questo ulteriore provvedimento della Procura di Milano trae spunto da un filone di quella stessa indagine.
Secondo quanto ricostruito dall’ufficio comunitario antifrode Olaf, dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Milano, l’ex europarlamentare 37enne, nata a Garbagnate Milanese, già vicepresidente del gruppo del Partito Popolare Europeo), avrebbe a lungo indotto in errore il Parlamento Europeo sui contratti e sulla reale attività lavorativa di assistenti locali per ottenere un indebito profitto di almeno 525.000 euro. Per questo il giudice ha disposto il sequestro ai fini di confisca per un valore equivalente, su qualunque bene di proprietà di Comi, e, in solido con lei, di altri cinque coindagati, tra i quali due assistenti e tre collaboratori di Comi.
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube