Come funzionerà la bonifica dell’ex Isotta Fraschini a Saronno? Lo sta spiegando Vivaio Isotta che in questi giorni sta realizzando una campagna sui social per informare i saronnesi. In sostanza venerdì 19 maggio è stata montata una tensostruttura di circa 1000 metri quadrati al cui interno, per ridurre al minimo la dispersione delle polveri, verranno poi eseguite le operazioni di vagliatura del terreno e le necessarie analisi in coordinamento con Arpa.
Saronno, il trasferimento della parte inquinata
Solo la parte realmente inquinata verrà conferita esternamente dall’ex Isotta Fraschini di Saronno in una struttura di smaltimento certificata, limitando così al minimo indispensabile il via vai di camion da e verso il cantiere, con riduzione significativa dell’inquinamento causato dai mezzi pesanti e dell’impatto sul traffico locale. Ma come funzionerà esattamente? “L’area dell’ex-Isotta Fraschini è stata divisa in una serie di poligoni (detti di Thyssen), ciascuno dei quali è stato caratterizzato con un differente indice di contaminazione del terreno. I poligoni della Fase 1 (indicativamente quelli compresi tra i binari e il corpo dell’edificio 1880) verranno scavati fino a bonificarli completamente.
Il terreno escavato verrà quindi portato all’interno di una tensostruttura da 1000 mq posta al centro del cantiere. Qui verrà vagliato ed esaminato in tempo reale con un diffrattometro a raggi X (la “pistola” che abbiamo già mostrato) per la determinazione immediata degli eventuali inquinanti, per poi venire comunque inviato in un laboratorio certificato per le analisi ufficiali, eseguite “in contraddittorio” con Arpa Lombardia in laboratorio indipendente.
I camion coperti e il cantiere
La parte “buona” del terreno e le macerie, frantumate attraverso un macchinario posizionato sul piano interrato delle ex-cantine, verranno mantenute all’interno del cantiere per il suo riutilizzo”. E la parte inquinata? “Verrà caricata su camion coperti e conferita in una struttura di smaltimento certificata. Tutti i mezzi pesanti, prima di lasciare il cantiere, passeranno da una stazione di lavaggio delle ruote in modo da evitare di portare al di fuori dell’area residui di terreno, minimizzando così la dispersione di terra e fango nelle strade che percorreranno. Questa procedura sarà la stessa seguita per tutte le varie fasi di bonifica, fino a completamento di tutta l’area, previsto per la primavera del 2024”.
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