di Stefano Di Maria
Apple Tv+, che continua a produrre serie seguendo la politica del “poche ma buone”, sta puntando sempre più sulle storie prese dalla realtà, che molto spesso supera la fantasia: vicende che hanno segnato l’epoca contemporanea e meritano di essere raccontate con dovizia di particolari, sì in modo romanzato ma il più attinente possibile a quanto successo davvero. Lo abbiamo visto con DROP OUT e LITTLE AMERICA ed è altrettanto brillante CINQUE GIORNI AL MEMORIAL, non proprio recente (è del 2022) ma che suggeriamo di recuperare quanto prima.
Qui il trailer
CINQUE GIORNI AL MEMORIAL – LA TRAMA
Basato su eventi realmente accaduti e tratto dall’omonimo libro della giornalista vincitrice del Premio Pulitzer Sheri Fink, CINQUE GIORNI AL MEMORIAL racconta gli effetti dell’uragano Katrina a New Orleans e le sue conseguenze su un ospedale locale. Con l’inondazione, il blackout e il caldo insopportabile, il personale medico dell’ospedale di New Orleans, allo stremo delle forze, si è visto costretto a prendere decisioni che lo avrebbero perseguitato negli anni a venire.
CINQUE GIORNI AL MEMORIAL – LA RECENSIONE
Lo show targato Apple Tv+ non si limita a narrare i momenti prima e dopo l’uragano attraverso ricostruzioni perfette (applausi al comparto tecnico e alla regia), ma indaga a fondo diversi temi. A cominciare dall’etica in campo medico: è giusto, in una situazione senza speranza, far morire i pazienti senza soffrire, praticando loro l’eutanasia, piuttosto che lasciarli morire fra mille sofferenze? La dottoressa Anna Poo, interpretata da una Vera Formiga (BATES MOTEL) in stato di grazia, aveva raccontato di aver dovuto prendere quella che considerava la decisione migliore in piena emergenza, quando non c’era tempo di evacuare certi pazienti: era stata tuttavia arrestata e accusata di omicidio insieme con due infermiere, giudicate da chi non aveva idea di cosa si fosse vissuto in quei cinque giorni d’inferno al Memorial Hospital, completamente isolati dal mondo con 40 gradi, senza elettricità né acqua.
Altra questione affrontata dalla serie è il razzismo venuto alla luce quando c’era da scegliere chi ospitare in ospedale e chi no. Sotto accusa per i ritardi dei soccorsi, pur non prendendo una netta posizione ma limitandosi a raccontare i fatti, è il Governo americano di Bush, per niente preparato ad affrontare una calamità di questa portata. L’uragano Katrina è stato infatti una sorta di precedente, che ha condizionato i piani di emergenza americani negli anni a venire.
Gli autori Carlton Cuse e John Ridley hanno sviluppato bene tutti questi temi, sviscerati in modo efficace a livello di scrittura e grazie a un cast eccezionale. CINQUE GIORNI AL MEMORIAL, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è assolutamente da recuperare.
Voto: 4 su 5
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