di Stefano Di Maria
Prometteva davvero bene FRAMMENTI DI LEI (titolo originale PIECES OF HER), nuova miniserie in otto episodi rilasciata da Netflix questo mese. Purtroppo, contrariamente a quanto sembrasse, si è persa per strada, tra flashback e un intreccio che ha virato sui lidi drama più che restare nel thriller e nel mistery. Non che sia tutta da buttare: val la pena guardarla per l’evoluzione del rapporto tra madre e figlia, che mette lo spettatore nella condizione di domandarsi come reagirebbe scoprendo che un familiare non è la persona che credeva fosse e che gli ha mentito tutta la vita.
LA TRAMA
La protagonista della storia è Laura Oliver, che lavora in un centro per la riabilitazione dei reduci di guerra della provincia americana. Con lei vive la figlia Andy, impiegata al centralino della polizia. Un tragico omicidio, che avviene davanti ai loro occhi mentre pranzano in un ristorante, cambierà per sempre le loro vite, sollevando il velo sul passato di Laura. Andy scoprirà che la madre le ha sempre mentito, mettendo così in discussione il loro già difficile rapporto. Ne segue un concatenarsi di eventi che si alternano ai flashback sul passato di madre e figlia, fino a una conclusione ambigua, che strizza l’occhio a una seconda stagione.
LA RECENSIONE
FRAMMENTI DI LEI è una serie che si lascia guardare, ma che forse pretendeva troppo rispetto a quanto poteva offrire la sceneggiatura su cui ha lavorato la regia. Il fatto che fosse tratta dall’omonimo romanzo di Karin Slaughter era di per sé una garanzia, eppure dopo i primi due episodi – ricchi di tensione, colpi di scena e mistero – perde mordente pur incuriosendo per le ombre gettate sulla vita di Laura.
Gli episodi centrali sembrano allungare il brodo, puntando sul rapporto tra madre e figlia, col risultato di rischiare di perdersi qualche spettatore per strada. Sarebbe stato meglio tagliare, puntare tutto sulle prime due puntate e sulle ultime due o tre, condensando gli eventi per non spezzare la tensione emotiva. Si poteva fare meglio anche con la scelta dell’attrice che interpreta Laura da giovane: non le assomiglia per niente, rendendo così i flashback poco credibili. Così come certe situazioni in cui Andy, neanche fosse una poliziotta, si mette in pericolo: al punto da rinchiudersi nel portabagagli dell’auto di gentaglia che uccide senza scrupoli.
Comunque, se c’è un motivo per vedere FRAMMENTI DI LEI è l’interpretazione delle due protagoniste Tony Colette e Bella Heathcote, entrambe australiane, che funzionano davvero. Diversi i momenti emozionanti: dalla reazione protettiva della madre nel ristorante all’inizio di stagione all’evolversi dei fatti che cambieranno inevitabilmente il loro rapporto. Le due attrici reggono sulle loro spalle l’intera storia, che dal lato drama funziona meglio. Ma dubitiamo fosse questo l’obiettivo degli autori. E’ come se la serie fosse sfuggita loro di mano.
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