di Stefano Di Maria
La seconda parte della prima stagione di LUPIN – SULLE ORME DI ARSENIO conferma il perché del successo di questa serie originale Netflix: non si perde in inutili sottotrame, punta subito all’azione, i suoi flashback sono brevi ma significativi, il ritmo è sempre incalzante. Certo non siamo in presenza di un’opera che resterà nel tempo, ma se gli autori puntavano all’intrattenimento di qualità ci sono riusciti bene.
Per seguire la storia bisogna sospendere l’incredulità, ma è scontato visto che il protagonista ricalca le gesta del maestro del furto Arsenio Lupin. Se molti si sono approcciati alla prima parte di stagione credendo si trattasse di una nuova versione di Lupin, non sono rimasti delusi: al centro della vicenda non c’è lui, ma un uomo che gli somiglia molto, forse anche più delle trasposizioni cinematografiche dei cartoni animati sul famoso personaggio uscito dalla penna di Maurice Leblanc. Al centro della storia c’è Assane, interpretato dal bravissimo Omar Sy del famoso film “Quasi amici”, qui altrettanto divertente e ironico. Sullo sfondo di una Parigi romantica e suggestiva, vive di espedienti proprio come l’eroe del libro che gli regalò il padre: trasformista e abile manipolatore, è capace di mettere a segno le più incredibili truffe.
Questa seconda parte non può che essere confezionata come la prima, senza aggiungere né toglierle nulla. Assane porterà avanti il piano per vendicare la morte del padre Babakar, accusato e condannato ingiustamente di avere rubato una collana alla potente famiglia Pellegrini. La tensione si avverte fin dalle primissime scene dell’episodio 6, quando il protagonista cerca il figlio misteriosamente rapito su una spiaggia. Da quel momento si ritroverà invischiato in una caccia al gatto col topo, diviso fra salvare il piccolo Raoul e difendersi da chi vuole ucciderlo per conto di Hubert Pellegrini. Sullo sfondo gli amori della sua vita: l’ex moglie Claire e l’ex fidanzatina Juliette. Ma spicca anche il poliziotto appassionato quanto lui di Lupin, Youssef, che finirà col fare il tifo per lui.
LUPIN – SULLE ORME DI ARSENIO è una serie divertente, che appassiona senza mai annoiare, con cui si possono trascorrere ore spensierate, consapevoli che non ha la pretesa di essere un capolavoro. E poi, oltre all’ottimo cast guidato da una regia che ci sa fare, c’è la fotografia di una Parigi da cartolina, che ci regala qualche sequenza persino nel celebre Museo d’Orsey, dove Assane – in pieno stile Lupen – non può che rubare un quadro (o così pare…).
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