di Stefano Di Maria
L’incubo dei Giochi di Monaco ’72, passati alla storia per l’attentato che portò alla morte di undici atleti israeliani uccisi, sequestrati da un commando dell’organizzazione terroristica palestinese Settembre Nero, rivive oggi dopo 50 anni nella miniserie Sky Original tedesco MUNICH GAMES, in streaming solo su Now. Disponibile da fine 2022, vale la pena recuperarla per la qualità della fattura e per i temi trattati, che sono di grande attualità.
Qui il trailer
MUNICH GAMES è prodotto da Amusement Park Films, CBS Studios e Sky Studios. Alla sceneggiatura Martin Behnke, mentre Philipp Kadelbach (NOI, I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO, PROFUMO) dirige tutti gli episodi.

MUNICH GAMES – LA TRAMA
Creata e scritta da Michal Aviram, già autrice del cult mondiale FAUDA, in sei intensi e tesissimi episodi la miniserie è ambientata nella Monaco di Baviera del 2022, che nell’anniversario dell’attacco ospita un’amichevole dall’alto valore simbolico, una partita di calcio fra una squadra di Tel Aviv e una squadra del posto. La tensione è altissima, le implicazioni e i rischi a livello politico lo sono ancora di più: gli occhi del mondo sono puntati sulla partita. Al centro del racconto gli sforzi dei due agenti – uno israeliano e l’altro tedesco – che si trovano a collaborare per sventare la minaccia di un nuovo attacco terroristico. La polizia e i servizi segreti di entrambe le parti sono in allerta per garantire la sicurezza dell’evento. Tuttavia, quando Oren Simon, un agente del Mossad di stanza a Berlino, intercetta un messaggio in un forum del dark web, pochi giorni prima della partita, verrà affiancato da Maria Köhler, un’agente della polizia criminale di stato tedesca (LKA), di origini libanesi, per evitare con ogni mezzo che la storia si ripeta.

MUNICH GAMES, LA RECENSIONE – Estremismo, geopolitica e manipolazione delle informazioni
Fin dalle prime battute è chiaro di trovarsi di fronte a una produzione dal respiro internazionale, con un cast di attori di livello e una trama che si prospetta avvincente. I temi trattati sono di grande attualità: dalla geopolitica alla manipolazione delle informazioni, al razzismo, alla crescente minaccia dell’estremismo in tutto il mondo, la miniserie porta sul piccolo schermo argomenti che approfondisce in ogni sfaccettatura seppure in una manciata di episodi.

Le interpretazioni sono di volti noti del cinema e della tv tedeschi: Seyneb Saleh, Yousef Sweid, Sebastian Rudolph e Dov Glickman. Attori le cui performance sono convincenti, agevolati da una scrittura che predilige l’azione e la suspense quanto l’approfondimento psicologico dei due protagonisti, così diversi ma accomunati da un fortissimo senso del dovere e di lealtà nei confronti dei rispettivi Paesi.
MUNICH GAMES, lo ribadiamo, è una serie da recuperare, adatta a chi segue l’attualità e vuole approfondire le dinamiche che regolano le politiche internazionali ma non solo.
VOTO: 3/5
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