di Stefano Di Maria
E’ tornata su Netflix con la quarta e ultima stagione, ripagando i fan di un’attesa più lunga del previsto, SEX EDUCATION, serie che ha vinto numerosi premi, incluso l’International Emmy Awards nel 2022 come miglior serie comedy. Record anche di visualizzazioni: ne ha totalizzate 66.6 milioni nei primi 91 giorni dall’uscita della terza stagione.
In una lettera ai fan, la creatrice, sceneggiatrice e produttrice esecutiva Laurie Nunn ha affermato: “Siamo incredibilmente orgogliosi di SEX EDUCATION e siamo in debito con il nostro fantastico team di sceneggiatori, attori e tutta la troupe che ha messo così tanto amore nel realizzare ogni episodio. Hanno lavorato in maniera instancabile per questa stagione finale e non vediamo l’ora di condividerla con voi”.
SEX EDUCATION – LA TRAMA
Dopo la chiusura del liceo di Moordale, Otis e Eric devono affrontare un nuovo inizio, il loro primo giorno al Cavendish Sixth Form College. Otis è nervoso all’idea di creare una nuova clinica, mentre Eric spera con tutto sé stesso che non saranno di nuovo degli “sfigati”. L’istituto Cavendish rappresenta uno shock culturale per tutti gli studenti di Moordale, che fino ad allora pensavano di essere progressisti. Questa nuova scuola è molto diversa, ogni giorno si fa yoga nel giardino comune, si respira un’atmosfera all’insegna della sostenibilità e c’è un gruppo di ragazzi popolari per la loro… gentilezza?! Viv è totalmente sconvolta dall’atteggiamento non competitivo degli studenti, mentre Jackson sta ancora cercando di superare la sua storia con Cal. Aimee decide di fare qualcosa di nuovo frequentando lezioni d’arte e Adam prova a capire se un’istruzione di tipo tradizionale sia adatta a lui.
Negli Stati Uniti, Maeve sta vivendo il suo sogno alla prestigiosa Wallace University, in cui segue le lezioni dell’autore di culto Thomas Molloy. Otis si strugge per lei, mentre deve abituarsi al fatto di non essere più figlio unico o l’unico terapista della scuola…
SEX EDUCATION – La recensione del primo episodio
E’ un inizio decisamente frizzante quello che apre l’ultimo capitolo di SEX EDUCATION, composto da otto episodi di circa un’ora. Ci sono personaggi vecchi e nuovi, tutti divertenti, ironici ed esilaranti, che rappresentano la varietà di genere dell’intero universo sessuale: forse non si commette peccato a pensare a una furbata di Netflix per far identificare chiunque. Del resto, SEX EDUCATION è sempre stato così, fin dal suo esordio, ritagliandosi subito un posto di primo piano – fra le serie teen – per avere “normalizzato” (passateci il termine) qualunque tendenza sessuale.
Ci mancavano la luminosità della fotografia di questa serie davvero unica nel suo genere, i suoi colori vividi e intensi, quasi a voler rappresentare il caleidoscopio emotivo di ragazzi nel pieno della crescita, fra ormoni alle stelle e prime passioni.
Asa Butterfield è ormai pienamente a suo agio nei panni di Otis Milburn, così come la magnifica Gillian Anderson nella parte della madre alle prese con un neonato che le ha complicato parecchio la vita. Veterani a parte, le new entry sono convincenti, probabilmente grazie a un casting rigoroso, per trovare i volti giusti cui cucire addosso ruoli solo apparentemente leggeri, in realtà complessi e sorprendenti. La scrittura si conferma spumeggiante e mai noiosa, con qualche sbavatura ma mai banale, promettendo di mostrarci ogni personaggio – fra pregi e difetti – in tutte le sue sfaccettature.
Tutto promette bene dopo il primo episodio (ma SEX EDUCATION oramai è una garanzia). C’è da scommettere che, fra amori, risate, lacrime, amicizie e relazioni, ne vedremo delle belle anche in questa quarta conclusiva stagione.
GIUDIZIO: 3/5
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