di Stefano Di Maria
Una delle migliori serie del 2023 è uscita il 5 aprile, con tutti e sei gli episodi, su Disney Plus: è THE GOOD MOTHERS, prodotto da House Productions e Wildside, con un cast stellare: Gaia Girace (indimenticabile in L’AMICA GENIALE), Valentina Bellè, Barbara Chichiarelli (nota soprattutto per la sua partecipazione a SUBURRA – La serie), Francesco Colella, Simona Distefano, Andrea Dodero (conosciuto al grande pubblico grazie alla serie Sky BLOCCO 181) e la bravissima Micaela Ramazzotti nel ruolo di Lea Garofalo.
THE GOOD MOTHERS – LA TRAMA
Basata su una storia vera, “The Good Mothers” ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla ‘Ndrangheta. Ad aiutarle la Pm Anna Colace che, appena arrivata in Calabria, ha un’intuizione: per poter abbattere i clan della ‘Ndrangheta è necessario puntare alle donne. È una strategia che comporta grandi rischi: la ‘Ndrangheta è nota e temuta per il suo pugno di ferro e il potere insidioso. “The Good Mothers” segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia.
THE GOOD MOTHERS, LA RECENSIONE – Donne che si ribellano dopo una vita di violenze e omertà
Cattura l’attenzione fin dalle prime sequenze, THE GOOD MOTHERS, ma è un pugno nello stomaco: concentrandosi sul punto di vista delle donne nel mondo della criminalità organizzata, scelta che abbiamo visto di rado in questo genere cinematografico, mostra le angherie, le violenze psicologiche e fisiche cui sono sottoposte figlie, madri, sorelle e mogli. Le donne non vengono più viste come complementi d’arredo rispetto alle vicende dei boss dei clan, ma come parte integrante della famiglia criminale: sanno tutto di tutti, conoscono ogni segreto dell’attività criminale dei padri, fratelli e mariti, ma devono stare zitte, vivere nell’omertà di un mondo dove anche solo chattare con qualcuno è proibito. Una vita da recluse che, paradossalmente, somiglia a quella che sono costrette a vivere quando diventano testimoni di giustizia, tradendo la famiglia pur di liberarsi nell’illusione di vivere un’esistenza normale.
THE GOOD MOTHERS, LA RECENSIONE – Un’opera cinematografica dal respiro internazionale
Nel rappresentare questa condizione delle donne le tre protagoniste sono eccezionali, con una recitazione di altissimo livello: in particolare Valentina Bellè, irriconoscibile nel ruolo di Giuseppina Pesce. Splendida anche Gaia Girace nei panni di Denise Cosco: nel suo sguardo si leggono costantemente il dolore e il desiderio di rivalsa per la perdita dell’amata madre Lea, uccisa dal padre (pronto ad ammazzare pure lei) perché testimone di giustizia. Ma tutto il cast brilla, rendendo questa serie un’opera quasi cinematografica dal respiro internazionale. E’ anche merito di una regia mai invasiva, pur attenta ai dettagli, di una scrittura senza sbavature, di una fotografia che cristallizza strade, piazze e paesaggi della Calabria mettendone in luce quell’isolamento che simboleggia la solitudine delle donne dei ‘dranghetisti, senza libertà e con tutti i loro sogni infranti.
THE GOOD MOTHER è una serie capolavoro, come se ne vedono davvero poche in circolazione, che va assolutamente vista.
VOTO: 4/5
Trovate qui tutte le nostre recensioni
https://www.ilnotiziario.net/wp/serie-tv/
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube