di Stefano Di Maria

Sempre più star del cinema si stanno prestando alle serie televisive. Per fortuna. Altrimenti HBO non ci avrebbe regalato THE UNDOING (tradotto con LE VERITA’ NON DETTE), che vede protagonista una Nicole Kidman ai suoi massimi livelli, che qui riesce addirittura a superarsi rispetto alla nota BIG LITTLE LIES. Ad affiancarla è un Hugh Grant inedito, che smette i panni dell’affascinante innamorato per dimostrare – è proprio il caso di dire finalmente – le sue doti recitative.
THE UNDOING, tratto dal romanzo “Una famiglia felice” di Jean Hanff Korelitz, edito in Italia nel 2016, è un libero adattamento (che ha poco in comune con l’opera letteraria) della regista danese Susanne Bier. Un nome mica da poco: nel 2011, con l’indimenticabile pellicola “In un mondo migliore” ha conquistato il Golden Globe e l’Oscar come migliore film straniero. La Kidman interpreta Grace, una donna che ha tutto nella vita: un lavoro di affermata psicologa, un figlio che frequenta la più costosa scuola privata di New York e un marito oncologo che salva le vite dei bambini. Un giorno incontra una donna fuori dagli schemi: è la bella Elena Alves, impersonata dall’italiana Matilda De Angelis. Fra le due sembra insinuarsi l’attrazione: è come se Grace, disorientata, fosse finita suo malgrado in un gioco di seduzione. Fino a quando il corpo della donna viene trovato sfigurato nel suo atélier artistico: qualcuno l’ha uccisa a martellate. Il primo indiziato è Jonathan Fraser, interpretato da Hugh Grant, che proprio la sera dell’omicidio sparisce. Si professa innocente, giurando e spergiurando che non è stato lui, anche se aveva una relazione con Elena. Da quel momento la vita di Grace diviene un incubo. Deve credere a suo marito anche se l’ha tradita? E’ stato forse qualcun altro?
Susanne Bier, regista attenta ai sentimenti dei suoi personaggi, è riuscita a ottenere dai due protagonisti un coinvolgimento emotivo che traspare in ogni sguardo, in ogni primo piano. La Kidman è bravissima nell’esprimere il miscuglio di sensazioni che dal giorno dell’omicidio accompagnano la sua vita: i dubbi, la disperazione, la fiducia e l’amore incondizionato, l’angoscia di una donna che si è vista crollare il mondo addosso (chiaro il richiamo del titolo THE INDOING, la rovina). Il Jonathan di Hugh Grant è invece un diavolo, un uomo dalle tante sfaccettature, che aveva sì dei segreti e ingannava moglie e figlio ma potrebbe anche essere innocente. Nel cast troviamo l’ottantenne Donald Sutherland, che spicca in tutta la sua bravura nei panni del padre di Grace, al quale il genero non è mai piaciuto e vorrebbe che la figlia si separasse definitivamente da lui.
THE UNDOING non è un legal drama, piuttosto un giallo psicologico nel quale è facile rispecchiarci. Fino a che punto possiamo credere a chi ci sta a fianco? Davvero siamo sinceri con le persone a noi più care o nascondiamo lati di cui ci vergogniamo, che non vorremmo mai mostrare? E qual è il prezzo da pagare nel caso le verità – piccole o grandi che siano – venissero a galla? I sei episodi della miniserie, trasmessi da Sky e disponibili nei Box Sets e su Now Tv, sembrano metterci di fronte a questi interrogativi, alzando sempre più la tensione e facendo rimettere sempre in discussione i nostri sospetti, le nostre certezze.
Una miniserie che, a parte il finale forse troppo precipitoso, è perfetta: dalla trama alle interpretazioni, dai costumi della splendida Kidman alle location di New York, cristallizzate da una fotografia che cattura ogni dettaglio. Assolutamente da non perdere.
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