di Stefano Di Maria
Ci sono serie, ormai una rarità, che ti lasciano qualcosa dentro, come un’impronta difficile da cancellare, che ti smuovono le emozioni e ti fanno riflettere sul senso della vita. Una di queste è uscita il 14 ottobre su Netflix, TUTTO CHIEDE SALVEZZA, uno dei migliori titoli italiani del catalogo, imperdibile per una molteplicità di ragioni che troverete nelle nostra recensione.
Alla regia Francesco Bruni, che ha anche scritto il soggetto insieme a Daniele Mencarelli (autore dell’omonimo romanzo da cui è tratto lo show, vincitore del Premio Strega Giovani 2020), Daniela Gambaro e Francesco Cenni. La serie è prodotta da Picomedia. Qui sotto il trailer, le cui immagini scorrono sulle note del brano dei Måneskin “Vent’anni”.
TUTTO CHIEDE SALVEZZA – LA TRAMA
Finire sette giorni sotto regime di TSO vuol dire essere pazzi? È quello che si chiede Daniele, un ventenne con un eccesso di sensibilità, che dopo una crisi psicotica si risveglia nella camerata di un reparto psichiatrico, assieme a cinque improbabili compagni di stanza con cui pensa di non avere niente in comune, pressato dai medici che gli vogliono frugare nel cervello e accudito da infermieri che gli sembrano cinici e disinteressati. Ma sette giorni sono lunghi e quella che all’inizio gli sembra una condanna pian piano si trasforma in una delle esperienze più intense e formative della sua vita.
TUTTO CHIEDE SALVEZZA – LA RECENSIONE
Il regista Francesco Bruni catapulta subito lo spettatore nella nuova realtà ospedaliera del protagonista, facendogli conoscere i suoi compagni di stanza e le mura entro le quali si svolge l’azione. Per tutti i sette episodi (uno per ogni giorno di ricovero) è come stare lì, vivendo le emozioni di Daniele e facendo il tifo per lui. E’ l’occasione per conoscere il mondo dei “pazzi”, emarginati dalla società anche se, come diceva Basaglia, “da vicino nessuno è normale” anzi la normalità è solo un’invenzione: “Io ci ho un po’ paura a tornare là fuori – dice Daniele prima di lasciare il reparto – Ho capito che qua ci sta solo un piccolo campionario di follia, però là fuori ce sta la merce per tutte le stagioni”.
Dopo averlo visto in SKAM ITALIA, Federico Cesari conferma qui tutta la sua bravura e straordinarietà di attore: intenso in ogni scena, commuove e fa sorridere, perfettamente calato nel personaggio di cui riesce a mostrare ogni sfaccettatura, dagli scatti di violenza alla tenerezza, dalla malinconia alla contentezza. Attorno a lui si muove un cast che funziona molto bene: i più noti sono Ricky Memphis, Filippo Nigro e Carolina Crescentini.
TUTTO CHIEDE SALVEZZA è una dramedy sull’esistenza giocata fra lacrime e risate (come quelle che suscita nello spettatore), che trova ispirazione nella commedia amara italiana attualizzandola. La storia di Daniele e dei suoi compagni di stanza è come un grido d’aiuto della generazione contemporanea, afflitta da un disagio di vivere purtroppo sempre più diffuso fra adolescenti e ragazzi. Emblematico quanto dice Mario a Daniele: “Chiedi aiuto quando hai bisogno, ma non lasciare che nessuno ti racconti il mondo. Tieni il tuo sguardo aperto, libero”. Anche questo è salvezza.
Voto: 4 su 5
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