La scorsa settimana è riesplosa, puntuale come ogni anno, la polemica tra chi difende il presepe e i canti natalizi nelle scuole e chi vorrebbe eliminarli, poiché lo Stato è laico e la scuola pubblica pure. A me sembra che siamo un popolo di fanfaroni incoerenti che perdono il loro tempo riempiendosi la bocca di cretinate perché non sanno far di meglio che parlare. Perché è una grandissima cretinata dire “non facciamo il presepe a scuola perché la scuola è laica”.
E’ una cretinata perché, se la scuola e lo Stato sono davvero laici, allora non devono festeggiare il Natale. Punto e basta. Natale è la festa della nascita di Gesù, è la festa della nascita di un uomo concepito non da madre e padre, ma dallo Spirito Santo! Se lo Stato è laico, cosa diavolo festeggia il Natale? Festeggia una barzelletta, perché per un laico è una barzelletta che una donna possa essere messa incinta dallo Spirito Santo! E allora facciamo le persone serie: lo Stato laico non festeggia il Natale, ma non si fa neppure 10 giorni (10 giorni!) di vacanza che si sono fatti i parlamentari dello Stato laico per la festa dell’Immacolata Concezione! Coerenza, si chiama coerenza questa. Invece noi italiani vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca, vogliamo festeggiare il Natale perché fare vacanza e ricevere i regali è bello, però poi ci riempiamo la bocca di paroloni perché non vogliamo il presepe. Ma vi rendete conto che è una buffonata? Io comunque sono credente, il Natale lo amo e lo festeggerò sempre.
Piero Uboldi
Perché alcuni articoli non sono firmati?
Perché sono il risultato di un lavoro collettivo.Dietro ogni notizia su queste pagine, ci sono giornalisti che da oltre 30 anni raccontano con passione la cronaca locale.
Quando un articolo non porta una firma, è perché è frutto del nostro impegno condiviso: un’informazione costruita insieme,
con la serietà che ci contraddistingue.
Edicola digitale | Canale Telegram





