Niente revisione del processo per Olindo Romano e Rosa Bazzi: la Corte D’Appello di Brescia ha confermato l’ergastolo per la strage di Erba.
Il presidente Antonio Minervini ha deciso di non procedere con un nuovo processo per i due condannati, che speravano di ribaltare le sentenze di primo, secondo e terzo grado.
Confermate le sentenze di condanna di primo, secondo e terzo grado contro Rosa e Olindo
I giudici hanno stabilito che le presunte nuove prove presentate dalla difesa non sono utili né sufficienti per rivedere il vecchio verdetto. Dopo un anno dalla prima istanza di revisione presentata dal sostituto procuratore generale di Milano, Cuno Tarfusser, e nove mesi dalla seconda richiesta degli avvocati di Olindo e Rosa, si chiude il capitolo della speranza per i due ergastolani.
Secondo la Corte, sono loro gli autori della strage dell’11 dicembre 2006 a Erba. Hanno ucciso la vicina di casa Raffaella Castagna, il figlio di due anni Youssef, la madre di Raffaella Paola Galli, e la vicina Valeria Cherubini, rientrata con il cane proprio mentre loro uscivano dall’appartamento di Raffaella dopo i primi tre omicidi. Il marito di Valeria, Mario Frigerio, è stato sgozzato da Olindo ma è sopravvissuto grazie a una malformazione alla carotide, diventando il testimone chiave dell’accusa. La sua testimonianza, con i suoi ricordi e certezze, è stata una spina nel fianco della difesa, che ha tentato invano di smontarla in questo tentativo di revisione.
Strage di Erba il commento dei fratelli Castagna alla sentenza del Tribunale di Brescia
Appena conosciuta la sentenza, Pietro Castagna e Beppe Castagna, fratelli di Raffaella, hanno condiviso sui social un video con le foto di madre, sorella e nipotino morti nella strage, accompagnato da queste parole: “Ora speriamo tutti di trovare pace e che gente senza scrupoli nè morale guardi questo video e ci chieda scusa. Chiedete scusa al piccolo Fefe, a Raffaella, a nostra madre Paola, alla signora Valeria, al signor Mario, a Elena e Andrea, a nostro padre, a Beppe e a me. A tutti noi.”
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