Cusano, la “provocazione” dello scrittore Simone Demi.
Assuefazione, rassegnazione al fatto compiuto, passività diffusa, incapacità di reagire all’inaudito come se fosse ordinaria normalità. Una fotografia che restituisce la realtà di un mondo profondamente cambiato nel tempo del Web, che ha perso lo spirito critico, gli ideali e vive di like per avvenimenti futili o di qualche sterile lamentela, che svanisce velocemente sotto l’incalzare di cose vacue ed effimere.
Tuttavia, dalla città giardino si alza una voce fuori dal coro che sferza tutti, che sollecita a non stare in silenzio, a non girarsi dall’altra parte, ma a reagire a ingiustizie e storture e tentare di cambiare verso alle cose.
Odio i nuovi indifferenti, la provocazione di Simone
A gridarlo è Simone Demi, un giovane cusanese 32enne, animato di passione civile, ci prova con il suo pamphlet, che già dal titolo “Odio i nuovi indifferenti” è un manifesto per “dare voce a chi resta inascoltato, a chi guarda un mondo che cambia e si chiede se stiamo andando nella direzione giusta”.
Ed è lui stesso a spiegare come è stato spinto a dare forma a ciò che da tempo si agitava nella sua anima. “Mi è capitato – spiega Simone. che nella vita è impegnato nella sanità – di leggere un testo del 1917 di Antonio Gramsci che mi è parso così attuale da spingermi a riflettere e mettere per iscritto quel che da tempo affollava la mia mente. Ed è nato questo piccolo libro per tentare di risvegliare un pensiero critico, per invitare a pensare, a non restare spettatori passivi. Oggi indignarsi non basta: serve un impegno vero, occorre prendere posizione e non restare immobili nella speranza che altri facciano quel che noi non facciamo”.
Basta indifferenza, ma avere il coraggio di dire no, che è, a suo parere, l’unico modo per cambiare davvero. “Non lasciamoci gelare dal disinteresse che anestetizza. Torniamo a essere persone in relazione con gli altri, non solo profili per connetterci” è il suo appello a chi sente l’agire come una missione e non vuole voltarsi dall’altra parte. Il suo proposito è far conoscere la sua fatica letteraria non per ragioni commerciali, ma per aprire un dibattito vero sul territorio a partire da Cusano Milanino.
Perché alcuni articoli non sono firmati?
Perché sono il risultato di un lavoro collettivo.Dietro ogni notizia su queste pagine, ci sono giornalisti che da oltre 30 anni raccontano con passione la cronaca locale.
Quando un articolo non porta una firma, è perché è frutto del nostro impegno condiviso: un’informazione costruita insieme,
con la serietà che ci contraddistingue.
Edicola digitale | Canale Telegram






