A Cusano Milanino si usano sacchetti col chip per la raccolta differenziata: a un ex residente bolletta 3 anni dopo il trasloco.
Tre anni dopo avere cambiato comune e venduto l’unico immobile posseduto a Cusano Milanino, ovvero la casa in cui abitava, si è visto recapitare, nella nuova residenza, una bolletta Tari per servizi del 2023. “Colpa” dei sacchetti personalizzati col chip (tecnicamente si chiama R-Fid) di Gelsia, che risultano utilizzati, con il suo codice, due anni dopo la vendita dell’immobile.
Ma Luigi Signorile, 81 anni, ex cittadino di Cusano Milanino non ci sta e alla fine il Comune di Cusano ha fatto un passo indietro in una vicenda che presenta risvolti interessanti per tutti.
Cusano, sacchetti col chip, la beffa: bolletta 3 anni dopo il trasloco: la storia di Luigi
“Ho ricevuto una bolletta dal Comune di Cusano che riguarda la Tari. Non risiedo più a Cusano Milanino dal 15 giugno 2021, data in cui ho venduto la mia casa in quel comune per trasferirmi altrove. Ho quindi chiamato in Comune a Cusano e mi hanno spiegato che la bolletta si riferisce a 14 sacchetti con il mio codice raccolti nel 2023. Mi hanno chiesto se avessi la ricevuta di riconsegna dei sacchetti inutilizzati dopo la vendita della casa. Ma io ho replicato che non ho la ricevuta perché non ho restituito i sacchetti avendoli utilizzati tutti prima di vendere casa e trasferirmi”. Sul sito del Comune di Cusano Milanino, nella sezione relativa alla Tari si spiega chiaramente che “deve essere pagata da chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani”.
Ma Signorile non possiede più alcun immobile a Cusano dal 15 giugno 2021. Dall’Ufficio Tributi di Cusano Milanino, che abbiamo contattato, precisano: “Quella bolletta è relativa alla sola raccolta dei sacchetti, si tratta di 14 sacchetti raccolti nel 2023, è un dato che ci è stato comunicato da Gelsia attraverso il loro sistema di rilevazione e sulla base di quello noi emettiamo le bollette”.
Luigi Signorile è certo di non avere utilizzato quei sacchi dopo essersene andato da Cusano Milanino e anzi, di non averne avuti più a disposizione con il suo codice dopo il trasferimento. “Mi sono comportato da cittadino onesto per tutta la vita, non ho nessuna intenzione di cedere davanti a questa beffa: 14 sacchi fantasma, che spuntano tre anni dopo che me ne sono andato, ma scherziamo?”.
Martedì mattina, il colpo di scena: dal Comune di Cusano una mail firmata dalla responsabile del servizio Tributi in cui si azzera la bolletta: “Nulla è più dovuto”. Per una volta, il buon senso ha prevalso sulla burocrazia.
Gabriele Bassani
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