Si convocherà un tavolo tecnico per il futuro della metrotramvia Milano-Limbiate. Questo è l’esito del primo incontro tra l’assessore Arianna Censi di Milano e i sindaci della tratta. Nei giorni scorsi era circolata la voce che la linea rischiava la chiusura a partire dal prossimo autunno. Da subito, i pendolari e i viaggiatori hanno espresso la loro contrarietà chiedendo un incontro con le istituzioni. Nel frattempo, avevamo sentito anche i pareri di chi ogni giorno viaggia su quei tram: “Vergognoso toglierci il ‘Frecciarancio’ di Comasina”, ci avevano detto nelle nostre interviste.
Metrotramvia Milano-Limbiate: un tavolo tecnico per il futuro
“Di comune accordo abbiamo deciso di convocare un tavolo tecnico per approfondire, insieme al gestore del servizio, tutte le questioni tecniche e di garanzia di sicurezza rispetto alla possibilità di proroga dell’attività della linea attuale”. Dice Arianna Censi dopo l’incontro con i sindaci interessati dalla linea tranviaria Milano-Limbiate. Tra loro c’erano Luigi Magistro di Cormano, Antonio Romeo di Limbiate, Ezio Casati di Paderno, Magda Beretta di Senago e Filippo Vergani di Varedo alla presenza anche di Regione Lombardia.
Il progetto per la nuova metrotramvia
Nell’incontro con tutti i sindaci, Censi ha dato anche un aggiornamento sul progetto per la nuova metrotramvia. “Per quanto riguarda la realizzazione nuova linea ho confermato l’impegno del Comune di Milano con il Ministero delle Infrastrutture per il reperimento dei fondi ulteriori”, dice l’assessore. I fondi extra sono dovuti all’aumento dei costi delle materie prime necessari per la gara d’appalto.
Il Pd di Paderno e Cormano: dare un segnale per la mobilità sostenibile
Anche i circoli del Partito Democratico di Paderno e Cormano commentano l’evolversi della situazione della metrotramvia Milano-Limbiate. “Esprimiamo solidarietà ai pendolari della linea e chiediamo il massimo impegno delle istituzioni”, scrivono in una nota congiunta. “A partire da quei Comuni che negli ultimi anni hanno espresso più di una volta dubbi e criticità. Non è il momento di tentennare per meri calcoli politici, ma è venuta l’ora di dare un segnale forte per lo sviluppo di una mobilità sostenibile”.
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