Presidio di protesta, questa mattina, davanti all’ospedale di Saronno, dove a manifestare sono i lavoratori del reparto rianimazione.
Manifestano la loro preoccupazione per la decisione di lasciare l’ospedale di Saronno sostanzialmente sguarnito di specialisti della rianimazione e della terapia intensiva. Come hanno spiegato la scorsa settimana, quando sono stati anche ricevuti dal sindaco di Saronno, Augusto Airoldi,
IL VIDEO – La protesta davanti all’ospedale
“A Busto e Gallarate, che con Saronno compongono un’unica azienda ospedaliera- è presente un adeguato e congruo numero di anestesisti (Gallarate 20 più il primario a Busto 19 più il primario) mentre nel nostro presidio, quello più martoriato sono presenti solo 6 anestesisti più il primario. Il personale medico nella figura degli anestesisti a Saronno è in cronica diminuzione da diversi anni. Alcuni pensionamenti e molti trasferimenti non sono stati rimpiazzati ne in passato ne ora. Ed è per questo che il nostro ospedale ora si trova ora in sofferenza.
Il reparto rianimazione a Saronno indispensabile
Mancano gli anestesisti ed i turni non possono essere coperti. Ricordiamo che Saronno è sede di una delle poche unità operative di chirurgia toracica sul territorio lombardo che non può svolgere l’eccellente lavoro di sempre senza un supporto anestesiologico adeguato.
Saronno, il comunicato diffuso dai lavoratori dell’ospedale in presidio
Ricordiamo che una unità operativa come il pronto soccorso non può aspettare ore nell’urgenza che quotidianamente viene gestita la visita di un anestesista perché è presente solo uno specialista durante tutta la giornata e soprattutto la notte e che risulta a disposizione per tutti i reparti dell’ospedale covid o non covid”.
La preoccupazione aumenta in considerazione anche di altre scelte recenti, come la chiusura del reparto maternità, decentrato a Gallarate e le urgenze chirurgiche a Busto e Gallarate. “Si sta smantellando il nostro presidio ospedaliero perché non si riescono a reperire specialisti in grado di poter far lavorare un indotto di personale incredibile. Non solo infermieri ma personale ausiliario e si supporto. Un intero ospedale che chiede solo di poter lavorare al meglio come ha sempre fatto”.
La chiusura dell’ospedale di Bollate
Quello che sta accadendo a Saronno è quello accaduto qualche anno fa a Bollate, con il progressivo smantellamento dello storico ospedale, fino alla sua chiusura. Anche allora, uno dei passaggi cruciali fu la riduzione della struttura di rianimazione.
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