di Stefano Di Maria
Quando ci siamo approcciati a DIETRO I SUOI OCCHI, nuova miniserie di Netflix fra l’erotico e il thriller, l’impressione è stata subito positiva: certo non eguagliava la recente THE UNDOING con Nicole Kidman, ma prometteva bene. Purtroppo, negli episodi conclusivi (sei in tutto) una storia che sembrava avere le carte in regola per entrare fra le perle del colosso dello streaming ha preso tutta un’altra piega, che ha rovinato quanto costruito fino a quel punto: il realismo con cui veniva narrata una vicenda sospesa tra follia e amore, si è tinto (fin troppo) di sovrannaturale. Termine, questo, che forse non è il più adatto per descrivere l’epilogo di una storia indecifrabile, dal finale improbabile se non assurdo.
Ma di cosa tratta questa miniserie che, nel bene o nel male, continuerà a far parlare di sé? Al centro c’è un triangolo amoroso, come tanti ne abbiamo visti ma caratterizzato da un mistero: che cosa c’è nel passato di Adele e David? Perché Adele viene rimpinzata di pillole dal marito? David, psichiatra di successo, s’innamora di Louise, la segretaria dello studio, ma ha forti sensi di colpa. Gli stessi di Louise, che conoscerà Adele (fortuitamente?) e ne diverrà amica senza avere il coraggio di svelarle la sua relazione col marito. Insomma, gli ingredienti per una storia appassionante ci sono tutti, accentuati dalla follia di Adele, così amorevole col marito quanto inquietante nel maneggiare i coltelli in cucina. Il climax che si respira è quello del thriller, dell’inevitabile che sta per accadere. Fino a quando i flashback della vita di Adele svelano retroscena che trascendono la realtà: lo spettatore si ritrova spiazzato da una serie che negli ultimi due episodi disorienta, fa storcere il naso, senza sapere se ridere o piangere.
Eppure ne scriviamo perché DIETRO I SUOI OCCHI merita di essere vista quanto meno per la perfezione con cui è narrata la prima parte e le eccellenti interpretazioni delle due protagoniste: Simona Brown e Eve Hewson, attrici che, a dispetto di una scrittura discutibile, riescono a mostrare tutte le loro qualità nei rispettivi ruoli. Tanto da mettere in ombra il terzo protagonista, Tom Bateman, che non sembra poi così a suo agio nella parte dell’uomo affascinante.
La miniserie, tratta dal bestseller di Sarah Pinborough, dimostra che non sempre le trasposizioni seriali dei libri possono riuscire: talvolta sarebbe meglio fermarsi alla lettura. Ma quel che resta è la consapevolezza che non è facile accorgerci di cosa si nasconde dietro gli occhi della persona che ci sta a fianco: siamo davvero sicuri di conoscerla nel profondo?
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