di Stefano Di Maria
Per gli amanti del true crime Netflix ha pubblicato una miniserie finita subito nella top ten: è L’INFERMIERA, produzione danese che affronta lo spinoso tema delle morti sospette in corsia, purtroppo sempre più diffuse negli ospedali per mano di sanitari dalla mente pericolosa, veri e propri assassini. Uno show di qualità che merita senz’altro la visione, composto da quattro episodi di circa 50 minuti.
L’INFERMIERA – LA TRAMA
La miniserie racconta il caso reale delle morti sospette in un ospedale della Danimarca, dove s’incontrano Pernille, appena assunta dopo il trasferimento seguito al suo divorzio, e Christina, un’infermiera apprezzata e stimata da tutti per la sua intraprendenza e le vite che ha salvato. Le due lavorano insieme col nome di Dream Team dopo il salvataggio di un paziente in arresto cardiaco. Ma c’è qualcosa che Pernille percepisce come minaccioso in Christina, arrivando a sospettare che possa essere lei l’artefice delle continue morti nella corsia del pronto soccorso.
L’INFERMIERA – LA RECENSIONE – Niente sentimentalismi e tensione dosata fino all’esplosivo finale
L’INFERMIERA si propone come medical drama e thriller, riuscendo a tenere sempre alta la tensione, in continua crescita sino all’esplosivo finale. L’attenzione dello spettatore, per montaggio e scrittura, resta costante, senza mai subire cali, nella consapevolezza che qualcosa stia per succedere, alimentando sospetti e domande fino alle ultime battute.
Interessante anche l’approccio psicologico alle due protagoniste: seppure gli autori abbiano scelto di concentrarsi su Pernille, interpretata da una Fanny Louise Bernth bravissima nel mettere in scena il tormento di una donna ostacolata dall’omertà dell’ospedale nella sua ricerca della verità, Christina, nei cui panni vediamo Josephine Park, appare come una donna disturbata, sempre in cerca di attenzioni (inizialmente rischia di uccidere pazienti pur di salvarli). Ma a colpire sono soprattutto i silenzi dei colleghi, che pure nutrono dubbi su di lei, e su un sistema sanitario che – deludendo le aspettative che abbiamo sui Paesi nordici – è privo di controlli sull’uso dei farmaci utilizzati in corsia. Provare omicidi di questo tipo è quindi molto difficile.
In conclusione, L’INFERMIERA è un miniserie che nei suoi quattro episodi tratta senza inutili sentimentalismi e in modo efficace il tema affrontato, con una tensione narrativa ben sviluppata fino all’epilogo che è ormai storia: Christina Aistrup Hansen, prima condannata all’ergastolo, ha ottenuto in appello uno sconto di pena a 12 anni. Pernille continua a lavorare in quell’ospedale, mentre tutte le colleghe lo hanno lasciato.
VOTO: 4/5
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