di Stefano Di Maria
Una nuova serie spagnola, uscita lo scorso ottobre, si è subito fatta conoscere restando un paio di settimane nella Top Ten di Netflix, poi scalzata dai titoli che la piattaforma continua a sfornare a ritmo frenetico. Si tratta di SAGRADA FAMILIA, sceneggiata da Manolo Caro insieme con Fernando Pérez e María Miranda. Fra i protagonisti ci sono due volti noti de LA CASA DI CARTA, Alba Flores (Nairobi) e Najwa Nimri (Alicia), nonché Alvaro Rico, di ELITE.
SAGRADA FAMILIA – LA TRAMA
Al centro della vicenda c’è una famiglia di Madrid composta dalla madre e dai tre figli, uno dei quali è neonato, che nascondono un oscuro segreto. Perché vivono sotto falso nome e il figlio maggiore non può uscire di casa se non di notte, costretto a rimanere in una stanza del seminterrato nascosto tutto il giorno? Il mistero si dipana nel corso degli otto episodi coinvolgendo i vicini di casa, fra i quali una coppia che in realtà lavora su commissione: ha il compito di smascherare la famiglia in fuga e recuperare il neonato per conto del nonno.
SAGRADA FAMILIA – LA RECENSIONE
Nella serie spiccano i colori. Tutto è colorato, anzi sgargiante: dagli arredi delle case alle vetrate realizzate dalla protagonista Gloria, agli abiti indossati dai personaggi. In puro stile spagnolo sono anche le scene melodrammatiche, quasi da telenovela (non per niente Netflix annovera SAGRADA FAMILIA tra le soap). La regia punta sui primi piani, cogliendo ogni sguardo, movimento facciale e reazione dei personaggi alle vicende che, tra brevi flashback e il presente, rendono la trama intrigante. Purtroppo ci sono eccessi che giudicare improbabili è un eufemismo: come la sparizione di quattro cadaveri da un obitorio, che non si capisce bene come e da chi sia stata orchestrata e messa in atto. Oppure la spiegazione sul concepimento del neonato, che si lascia intendere ma non viene dichiarata (forse è molto meglio così).
Fil rouge di SAGRADA FAMILIA, frutto di una scrittura che comunque regge bene tutti gli otto episodi, più della famiglia è la maternità: fino a che punto è disposta ad arrivare una madre per difendere e proteggere i suoi figli? E’ giusto superare un certo limite? Questo l’interrogativo che emerge, mostrando al contempo altri tipi di maternità: quella di una madre che si comporta col figlio down come se fosse uguale a tutti gli altri ragazzi; quella di una madre che non può avere figli suoi e non è sicura di volerne adottare; quella di una tossicodipendente disposta a “prestare” il proprio bambino a un’altra donna in cambio di denaro.
SAGRADA FAMILIA, con l’ultimo episodio, chiude il cerchio ma allo stesso tempo lascia aperta la possibilità di una seconda stagione, anche perché in realtà non tutto è ancora svelato.
Voto: 3 su 5
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