Si sono celebrati a Cascina del Sole di Bollate i funerali di Omar Bassi, il 23enne morto all’ospedale di Reggio Calabria. Una morte che ha sconvolto l’intera comunità e su cui per famiglia e amici c’è ancora molto da chiarire.
A Bollate i funerali di Omar Bassi
La bara bianca è stata accompagnata dalla casa di Omar fino alla parrocchia di via Battisti. Un lungo corteo di amici tutti in maglietta bianca con la foto del ragazzo e una scritta: “Omar vive”. Sul sagrato della parrocchia di Sant’Antonio è stato posizionato uno striscione bianco: “Giustizia per Omar”, accompagnata da 23 gli anni che aveva.
“La morte di Omar Bassi: una sciagura misteriosa”
“Fermiamoci per ascoltare per pregare. Per capire che la nostra vita è condivisa da altri. Cerchiamo di sapere quando è il momento di fermarci”. Questo è il primo messaggio del sacerdote che ha celebrato la funzione. “Una sciagura misteriosa per il nostro giudizio. La vicenda non è ancora del tutto chiara: il ragazzo, nella notte del 20 luglio sarebbe stato picchiato da cinque buttafuori della discoteca “Dolce Beach” di Origgio. Era in discoteca per festeggiare il compleanno di un cugino.
I genitori hanno presentato due denunce nei confronti del personale della sicurezza e dell’ospedale di Garbagnate , chiedendo alla magistratura di indagare se ci possa essere un nesso di causalità fra i pugni ricevuti quella sera nel locale e la tragica e improvvisa morte 15 giorni dopo.
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