Da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno, ma anche Garbagnate e Senago: cantieri aperti nel parco delle Groane. Proseguono i lavori previsti dal progetto “Fiumi e Parchi in rete”, promosso dal Parco delle Groane per realizzare e potenziare corridoi ecologici che lo colleghino ad altre aree naturalistiche di pregio del territorio lombard
Se nella parte brianzola del Parco si lavora per il recupero di aree di pregio (Lentate sul Seveso) e per la creazione di una nuova ciclabile (Cesano Maderno), nel Milanese gli interventi riguardano i corridoi ecologici. Per favorire la connessione ecologica tra Groane e Parco Nord Milano sono in corso lavori in alcune aree dei Comuni di Garbagnate Milanese e Senago.
Il cantiere di Garbagnate
A Garbagnate Milanese si sta operando nelle aree boscate in prossimità dell’ospedale e in un’area lungo via Forlanini, in prossimità del torrente Nirone. Si procederà allo sfalcio delle zone aperte, al decespugliamento dei rovi e al taglio di diverse piante esotiche al posto delle quali verranno messe a dimora 3.380 nuove piante autoctone che renderanno il bosco non solo più denso ma anche più ricco di biodiversità grazie alle 22 specie introdotte.
Il cantiere di Senago
A Senago si lavorerà invece su tre zone distinte, una lungo il Canale Villoresi, le altre lungo il torrente Cisnara, accomunate dalla presenza di rovi diffusi e numerose piante esotiche che, anche in questo caso, verranno parzialmente eliminati. Nelle 3 aree verranno messe a dimora 2.650 nuove piante autoctone, soprattutto Farnie, Olmi, Roveri, Carpini e specie tipiche delle zone umide, mentre lungo i torrenti Cisnara e Guisa si opterà per la tipica vegetazione ripariale. Infine, nell’area compresa tra la nuova strada provinciale e il Canale Villoresi si eseguiranno anche scavi per ampliare il fossato esistente e facilitare il ristagno d’acqua, ricreando l’habitat delle zone umide.
“È importate sottolineare che in tutte queste aree verranno abbattute piante esotiche e infestanti che negli anni hanno ridotto la capacità delle specie tipiche del nostro territorio di diffondersi, alterando interi habitat e riducendone la biodiversità.” – dichiara Daniele Piazza, coordinatore del progetto Fiumi e Parchi in Rete per il Parco delle Groane – “In seguito al taglio verranno però messe a dimora centinaia di nuove piante locali, che supereranno quelle tagliate sia per numero di esemplari che di specie di appartenenza.
I cespugli di rovi verranno in buona parte eliminati, non solo per lascare alle piante lo spazio sufficiente per crescere ma anche per rendere più facilmente fruibili e mantenibili le diverse aree coinvolte. Verranno lasciate alcune macchie di rovi in punti strategici per permettere alla fauna selvatica di rifugiarsi. Infine, la legna ricavata dai tagli verrà utilizzata per la produzione di cippato e riutilizzata, in un’ottica di sostenibilità ambientale”.
Presso le aree di intervento verranno collocate bacheche divulgative con lo scopo di informare i cittadini sugli interventi realizzati e sul loro valore ecologico ed educare all’uso delle aree stesse. Maggiori dettagli sul progetto e lo stato di avanzamento dei lavori sono reperibili anche sul sito internet del progetto fiumieparchiinrete.altervista.org, da cui è possibile accedere ad una mappa interattiva degli interventi.
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