L’allarme per la carenza dei medici di base allarme più non è, perché ormai la problematica è divenuta una realtà consolidata con cui fare i conti: ma proprio nei giorni in cui le segnalazioni delle difficoltà si moltiplicano, come ad Arese, si mobilita anche il Codacons.
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I medici andati in pensione il 31 dicembre
Con il 31 dicembre, infatti, molti medici di base hanno tagliato il traguardo della pensione. E il numero di pazienti rimasti senza medico di famiglia è aumentato. Ad Arese, ad esempio, vengono segnalate le difficoltà nel reperire un medico di base disponibile, visto il sovraffollamento di coloro che hanno studio medico operativo. La situazione di difficoltà, però, si estende in tutta la Lombardia. E si è ulteriormente aggravata con lo scollinamento tra il 2022 e il 2023, visto che con il 31 dicembre molti medici di base sono andati in famiglia.
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Il Codacons e la diffida ad Ats, a tutela della cittadinanza
Situazioni di estremo disagio si verificano un po’ in tutti i Comuni, con l’Ats che in alcuni casi (come avvenuto nella zona di Legnano) suggerisce ai cittadini di rivolgersi alla Guardia medica. Una situazione che rischia di farsi esplosiva, soprattutto in relazione alla particolare aggressività dell‘influenza di quest’anno, che ha colpito con percentuali molto alte anche la fascia più giovane della popolazione, oltre che alle problematiche connesse alla gestione del Covid. Tanto che il Codacons, per tentare di limitare i disagi alla cittadinanza, nella zona Lecchese di Olgiate Molgora ha diffidato l’Ats nell’intervenire per porre rimedio alle “continue inefficienze che interessano la sanità: in primavera andranno in pensione altri medici, se non si dovesse intervenire ora si andrebbe al collasso”.
Redazione web
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